Mercoledì 27 settembre 2023, gli studenti e i docenti della scuola Secondaria di Primo grado hanno partecipato con entusiasmo alla giornata di convivenza di inizio anno.

Il desiderio che ci ha mosso è stato, attraverso un gesto vissuto insieme, quello di poter riscoprire le ragioni che danno significato e rendono affascinante l’avventura di un nuovo anno di scuola.

Oltre che aver ammirato la bellezza dei luoghi, accolto gli alunni delle nuove classi prime, camminato e giocato insieme, abbiamo affidato, con un gesto di preghiera a Santa Caterina (Patrona degli studenti) nella chiesa dell’Eremo a lei dedicato il nostro nuovo anno.

Dopo aver raggiunto il lungo lago di Laveno, ci siamo incamminati verso la cabinovia che ci ha portati fino alla terrazza panoramica posta quasi sulla cima della montagna Sasso del Ferro. Arrivati alla terrazza siamo stati accolti dalla simpatica signora Paola che aveva preparato per noi delle deliziose brioche e, mentre le gustavamo ancora calde, abbiamo iniziato ad ammirare il panorama che ci si presentava davanti.

Dopo una breve merenda ci siamo quindi incamminati verso la cima di Sasso del Ferro che ha regalato a tutti noi una vista ancor più spettacolare del lago e delle sue montagne. In seguito, tornati alla terrazza panoramica, abbiamo pranzato e poi ci siamo cimentati in una accesissima gara di tiro alla fune che ha visto vincitrice la squadra dei Longobardi.

Al termine della gara, dopo aver fatto un breve momento di ripresa insieme,  siamo tornati a Laveno per poter ripartire alla volta dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso.

Qui siamo stati introdotti alla bellezza del luogo dalla nostra professoressa di Arte e poi siamo stati guidati all’interno dell’Eremo dai nostri ragazzi di terza. Il percorso all’interno dell’Eremo ci ha permesso di osservare, ancora una volta, luoghi e paesaggi mozzafiato.

Grazie all’esperienza vissuta abbiamo potuto scoprire e sperimentare la bellezza della frase che è al centro del nostro cammino di quest’anno:

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.”

(Marcel Proust)